Attraverso gli occhi di uno studente della Scuola Nomismata

Ho avuto l’incredibile opportunità e il privilegio di partecipare a un workshop di numismatica presso l’Università di Trieste, guidato dal Prof. Bruno Callegher e supportato dagli stimati membri del progetto Nomismata. Negli ultimi giorni, questa esperienza è stata un viaggio di apprendimento straordinario.

Al nostro arrivo, la mia amica İrem ed io siamo state calorosamente accolte dai nostri istruttori. Il Prof. Callegher ha iniziato il workshop con un’affermazione semplice ma potente: “La numismatica non si può imparare senza toccare fisicamente le monete.” In quel momento, non ne comprendevo appieno la profondità, ma con il passare del tempo, è diventato chiaro che questo principio costituiva la base dell’intero corso.

Da giovane aspirante archeologa, pensavo di aver già avuto esperienza con le monete, avendone trovate in diversi scavi archeologici. Tuttavia, questi dieci giorni mi hanno fatto aprire gli occhi sul fatto che, in realtà, ne sapevo molto poco. Ho capito che, per un occhio inesperto, monete e sigilli non sono altro che metalli incisi. Solo a chi sa guardarli e interpretarli, essi rivelano i loro segreti.

Abbiamo iniziato maneggiando e misurando fisicamente monete di vari materiali – oro, argento e bronzo (non rame, come ho imparato a mie spese nella dettagliata lezione del Prof. Callegher su perché questa distinzione sia importante. Fidatevi, lo è davvero). Mentre esploravamo la cronologia degli imperatori bizantini, il Prof. Callegher ci ha dato la possibilità di tenere in mano ogni moneta della ricca collezione dell’Università di Trieste, permettendoci di familiarizzare con esse attraverso l’esperienza tattile.

La parte teorica delle lezioni è stata altrettanto stimolante. Il Prof. Andrea Gariboldi mi ha affascinato con la sua capacità di collegare le politiche monetarie storiche al presente, mostrando le profonde connessioni tra le due epoche su più livelli. Dopo ogni lezione, ho avuto il privilegio di proseguire il dialogo con il Prof. Callegher durante i nostri viaggi quotidiani da Trieste a Venezia. Quei momenti di conversazione, spesso pieni di umorismo e riflessione, sono diventati una parte preziosa dell’esperienza, comprese le nostre battute interne sulla mia sonnolenza al mattino presto.

Le nostre lezioni sono state ulteriormente arricchite da Giorgio Donato, la mente dietro il software e il sito web Nomismata. Giorgio ci ha insegnato a usare il sistema, a evitare errori e persino a visualizzare nuovi dati. Le sue digressioni sull’intelligenza artificiale e sulle sue possibili applicazioni in numismatica sono state particolarmente interessanti. Abbiamo anche avuto la possibilità di imparare qualcosa sui sigilli da Cristiano Rosetti, un vero appassionato con un ampio bagaglio di competenze in lingue antiche, epigrafia, iconografia e scienza dei metalli—tutte abilità essenziali per comprendere sia i sigilli che la numismatica. Sebbene non abbia potuto partecipare alle lezioni di Kateyrna Sorochan e Giulio Carraro, loro sono stati così gentili da inviarmi materiali correlati e persino invitarmi a partecipare online.

Infine, un altro membro fondamentale del progetto Nomismata e mio supervisore, il Prof. Luca Zavagno, è stato sempre presente per offrire supporto e rallegrare le nostre giornate con le sue battute, come fa così spesso. Il suo sostegno, sia accademico che personale, ha reso questa esperienza ancora più memorabile.

Come persona con un occhio ancora non allenato, voglio esprimere la mia profonda gratitudine a tutti questi esperti per avermi aiutato a sviluppare una lente attraverso cui ora posso vedere chiaramente le monete. Non le vedo più solo come oggetti; riesco a sentire le loro storie e a comprendere i complessi sistemi che rappresentano.

Questo workshop ha trasformato la mia comprensione della numismatica e sono entusiasta di continuare a esplorare questo affascinante campo.

Zehra Demirci


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