I rinvenimenti monetali costituiscono una fonte inestimabile per comprendere la complessa realtà economica e sociale della lunga storia dell’Impero bizantino. Tesori, monete da scavo, depositi di fondazione e collezioni museali di ambito territoriale ci offrono un quadro dettagliato della domanda e dell’offerta di moneta, della circolazione e del ruolo delle varie zecche.
Tuttavia, fino ad oggi, mancava uno strumento digitale in grado di raccogliere e analizzare in modo sistematico i rinvenimenti monetali bizantini nella loro interezza. E questa lacuna ha evidentemente limitato le possibilità di ricerca e di comprensione più approfondita dell’economia bizantina.
Per colmare questo gap è stato sviluppato Nomismata, database che geo e crono referenzia i rinvenimenti monetali bizantini. Nomismata si inserisce nell’ampio contesto di digitalizzazione dei dati monetali dell’antichità e si pone l’obiettivo migliorare la comprensione della circolazione monetaria e delle dinamiche economiche dell’impero di Bisanzio.
Il database nasce come sviluppo della tesi di laurea magistrale in Storia di Giorgio Donato intitolata “L’autorevolezza di un data base è quella delle sue fonti. Nomismata, il data base geo e crono referenziato dei rinvenimenti monetali bizantini”, relatori Cécile Morrisson (Paris-Académie des Inscriptions et Belles Lettres) e Bruno Callegher (UniTS – Dipartimento Studi Umanistici) discussa presso l’Università di Trieste nell’a.a. 2022. Dalla tesi è nato un progetto finanziato dall’Università di Trieste che oggi ospita il database all’interno della propria infrastruttura informatica garantendone assistenza sistemistica e manutenzione correttiva ed evolutiva. Il progetto è stato assunto all’interno del Sistema Museale di Ateneo dell’Università di Trieste ed ha ricevuto contributi anche dal PRIN 2022 – Codice Unico Progetto (CUP): J53D23000060006