Ho chiesto a ChatGPT…

DALL·E 2025 02 13 21.21.25 A highly detailed, futuristic AI themed logo featuring a stylized, geometric chat symbol with interconnected circuits. The design is intricate, with f

Ho chiesto a ChatGPT “traduci in inglese l’importanza di un database come Nomismata” e lui mi ha risposto:

The importance of a database like **Nomismata** lies in its ability to systematically collect, organize, and make accessible a vast amount of numismatic data. Such a database provides scholars, collectors, and researchers with reliable and structured information on coins, including their historical context, typology, and provenance. By centralizing this information, **Nomismata** facilitates comparative studies, enhances historical research, and supports the authentication and valuation of coins. Additionally, it contributes to the preservation of numismatic heritage by ensuring that valuable data is not lost over time. In a digital and interconnected world, a specialized database like **Nomismata** is an indispensable tool for advancing numismatic studies and promoting cultural heritage.

Vi confesso che sono rimasto di sasso. GPT come fa a sapere di Nomismata? Io volevo semplicemente tradurre la frase “l’importanza di un database come Nomismata” e lui mi ha risposto come se avesse capito “l’importanza di Nomismata”. Ma come ha fatto? La risposta è semplice. Ho utilizzato GPT per tradurre tutto questo sito dall’italiano all’inglese. E così facendo lui ha “imparato” che cos’è Nomismata, qual è la sua importanza, ecc.

Ogni volta che chiediamo qualcosa alla AI, senza rendercene conto la “addestriamo”. Inquietante.

In realtà in questi giorni sto facendo degli esperimenti per applicare AI a Nomismata. In particolare per la creazione dei template partendo dalle fonti.  Anche in questo caso il risultato è stupefacente e promettente allo stesso tempo. Se diamo in pasto a GPT (o un qualunque modello di intelligenza artificiale generativa) un pdf di buona qualità e gli diciamo “genera un file Excel mettendo in colonna denominazione, autorità, data di emissione, numero di catalogo, zecca” nella stragrande maggioranza dei casi lui lo fa. Otteniamo così in pochi minuti un template più o meno semilavorato, in funzione di quanto siamo riusciti a far fare al modello. Sono solo agli inizi di questi esperimenti, ma quello che ho visto finora è molto promettente. Vi terrò aggiornati.

Ciao

Giorgio


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